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Non rinunciamo a conoscere i nostri consumatori

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Il settore della frutta e verdura fresca non potrà mai competere con le enormi risorse di marketing e comunicazione messe in campo dall’industria alimentare.

Mike Knowles (direttore editoriale di Eurofruit) spiega perchè è tempo di spezzare questo preconcetto e cosa stanno preparando le maggiori aziende europee.

“Dove saremmo senza idee? In un vicolo cieco, senza vie d’uscita da inerzia e stagnazione. Il mondo non sta fermo e neanche le imprese dovrebbero fermarsi; sapere dove andare dipende dalle idee e dall’immaginazione che le nutre.

Nel settore dell’ortofrutta sembra sempre che ci siano una miriade di idee che circolano. A inizio ottobre era a una riunione strategica organizzata a Bruxelles da Freshfel Europe, un evento organizzato per cercare una via d’uscita al crollo dei consumi europei. In passato l’ostacolo principale a nuove idee era sempre stata la mancanza di collaborazione: le imprese pensavano solo ai propri progetti e non erano disposte a spendere risorse in iniziative da cui avrebbero tratto beneficio anche i loro concorrenti.

Ecco perché sono stato piacevolmente sorpreso dal sentire che cinque tra le maggiori società del settore (Compagnie Fruitière, Dole, Fyffes, Total Produce e Univeg) saranno presto affiancate da altri cinque sponsor nel lancio di uno studio da € 500.000 sulle abitudini di acquisto dei consumatori europei di frutta e verdura.

Per anni ci hanno detto che il nostro settore non poteva competere con le grandi aziende di alimenti industriali e bevande analcoliche nella battaglia per conquistare il cuore dei consumatori.

Ma non è troppo tardi per appellarsi al giudizio ultimo dei consumatori: cerchiamo quindi di capire cosa vogliono e cerchiamo di darglielo. E basta con questa idea che la gente non cambierà mai.”

 

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· 28 novembre 2014