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Il mercato di Vignola: tutto nacque coi Romani

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Rhoulandus’ corner

Oggi in Italia Vignola è molto famosa per le sue ciliegie. Ma l’origine di questo nome risale ai Romani, che la chiamarono così per via dell’uva da vino coltivata nell’area. Il nome Vineola è ancora presente nei libri di storia. All’inizio del 19° secolo i contadini scoprirono che la zona era l’habitat ideale per le ciliegie e cominciarono a coltivare alberi che raggiunsero altezze fino a 10 metri. La terra al di sotto degli alberi veniva utilizzata per coltivare verdure.

Con l’aumento delle quantità si è resa necessaria un’efficace commercializzazione e negli anni ‘30 è stato costruito il primo mercato per 30 commissionari. Un ambiente caratterizzato da spazio sufficiente per il transito dei veicoli a trazione animale, sostituiti successivamente da trattori e camion, per fare entrare la frutta e trasportarla fuori dopo le operazioni di vendita.

Negli anni ‘80, un nuovo sito nella periferia della città utilizzava anche un sistema di aste al ribasso. All’inizio della stagione estiva, le ciliegie dominano il mercato per almeno 6 settimane ma molte cose sono cambiate: le quantità si sono ridotte mentre il numero di varietà è aumentato da 6 ad almeno 20. Le varietà precoci e tardive hanno esteso il periodo di raccolta a 8 settimane.

Per il resto della stagione sono le susine a dirigere in maggior misura l’attività. Alla fine di ottobre la merce è terminata e i coltivatori fanno il bilancio dei loro guadagni.

Foto: Carri e persone al lavoro nel mercato ortofrutticolo, Vignola 1942 [Archivio Gruppo Mezaluna - Mario Menabue, Raccolta Com'era bianca la mia valle]

· 22 maggio 2017