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Perché la Turchia è interessante per il settore ortofrutticolo italiano?

Fresh Türkiye 2014

Dal 9 al 12 gennaio sono stato a Istanbul in occasione del Fresh Türkiye, primo appuntamento fieristico dell’anno. Chiamata nel tempo Bisanzio, Costantinopoli e ora Istanbul, per i fondatori greci e i turchi che la abitano è semplicemente “La Città”. Un crocevia di culture e tradizioni ma soprattutto un ponte fra oriente e occidente fra l’Unione Europea e il continente asiatico.

L’interesse per la Turchia e per la sua fiera si può riassumere in tre fattori:

-        è un grande produttore di ortofrutta (45 milioni di tonnellate annue) e quindi è alta la domanda di macchinari, imballaggi e servizi

-        la quota di export è solo del 2,5%, l’obiettivo della fiera è quello di incrementare le esportazioni, favorite anche da buona qualità a prezzi competitivi

-        la posizione geografica strategica e dovrebbe favorire logisticamente le esportazioni verso il Medioriente e i paesi del Mediterraneo.

Turchia, un potenziale di crescita esponenziale

L’ambizione della Turchia di diventare un trait d’union fra Occidente e Oriente è rafforzata da Jim O’Neill, presidente della Goldman Sachs Asset Management, in un articolo pubblicato recentemente su Bloomberg, che mette la Turchia fra i paesi MINT, insieme a Messico, Indonesia e Nigeria, con potenzialità di crescita esponenziali nei prossimi venti anni. O’Neill già nel 2001 aveva individuato i paesi BRICs, prevedendone una crescita economica che poi si è effettivamente concretizzata.

La Turchia, d’altro canto, dal 2007 riceve fondi Europei, alcuni dei quali per lo sviluppo del settore agroalimentare. Probabilmente questi finanziamenti hanno determinato una crescita anche per quanto riguarda il settore food, con conseguenti benefici per i prodotti ortofrutticoli freschi. Fondi erogati per favorire lo sviluppo dell’economia turca, che nei prossimi anni potrebbe essere pronta ad entrare e rafforzare quella dell’UE.

La presenza italiana alla fiera turca

Il Fresh Türkiye per il secondo anno si è svolto nel quartiere fieristico di Istanbul, logisticamente ottimo perché vicino all’aeroporto e ad alcuni alberghi di buon livello. Pur essendo ancora una piccola esposizione, la fiera è in crescita rispetto allo scorso anno sia come numero di espositori che di visitatori.

L’Italia dimostra di essere molto interessata al mercato turco; oltre a noi di NCX Drahorad, erano presenti con uno stand altre tre aziende (ABL, Ser.Mac e Opera) e il CAAB – Centro Agroalimentare di Bologna, in collaborazione con HALiSTANBUL, il mercato ortofrutticolo di Istanbul.

Nell’attesa delle prossime manifestazioni fieristiche che ci vedranno impegnati nel corso dell’anno, vi invito a guardare la galleria fotografica dal Fresh Türkiye, cliccando qui e contattarci per informazioni sul mercato turco

· 17 gennaio 2014