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Il mondiale degli azzurri dell’ortofrutta si gioca in Asia

paolo rossi

In attesa di poter dare sfogo al nostro orgoglio nazionale con i mondiali di calcio, che ci restituiranno il valore internazionale del nostro sistema calcistico, possiamo parlare con fierezza del nostro sistema agroalimentare. Nel 2013 l’esportazione dell’agroalimentare italiano ha raggiunto infatti il valore record di 33 miliardi di euro, confermando un trend di crescita del settore assolutamente interessante. Con 4 miliardi di euro, l’ortofrutta ricopre un ruolo importante nella formazione del valore dell’export, superando il 12% del totale.

Il ” campionato mondiale” del settore agroalimentare si giocherà proprio in Italia durante Expo 2015, ma è sempre più evidente che in Asia si sta giocando la partita vera, da vincere sul campo. Un mercato emergente che conta tre quinti della popolazione mondiale e che, insieme al Nord America, costituisce il principale sbocco per i nostri prodotti agroalimentari.

In questa partita asiatica, l’ortofrutta “made in Italy” si presenta con una squadra di assoluta qualità in cui spiccano fuoriclasse come i kiwi (18.000 ton esportate verso l’Asia) e le mele (1.500 ton) ma per ora Bangladesh, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Malaysia, Pakistan e Singapore assorbono soltanto lo 0,1% della produzione ortofrutticola italiana.

Per restare alla metafora calcistica, con che modulo giocare in Asia?

NCX Media vi propone di studiare l’avversario e rispondere con velocità e fantasia.

· 30 maggio 2014