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Può essere buona un’uva da 50 centesimi?

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Cosa succede quando i nostri clienti chiedono garanzie sui calibri dell’uva, cioè pretendono acini con dimensione minima e uniforme? Ovviamente il calibro si costruisce in fase di produzione, con un paziente e costoso lavoro di selezione manuale chiamato acinellatura. La fase di raccolta e lavorazione rappresenta solo l’anello finale di un processo.

I termini generici come “acinuta, grossa, extra, ottima” non sono sufficienti a descrivere il calibro; sui mercati internazionali la prassi è descrivere l’uva con un calibro in millimetri oppure con una sigla (L, XL, Jumbo) a cui corrisponde un certo calibro numerico, differente a seconda delle varietà e della relativa forma dell’acino.

Per aiutare chi ogni giorno movimenta questi prodotti abbiamo sviluppato una guida visuale al calibro, che mette in correlazione le monete che tutti abbiamo in tasca con i calibri in millimetri.

Ecco allora che un’uva “da 50 centesimi” ha un calibro di 24mm, che è un’ottimo calibro per l’uva Italia e un calibro più standard per la Red Globe.

Con le diverse monetine potremo misurare anche le ciliegie: con 20 centesimi servite i discount, con 50 centesimi avete un calibro standard, con 2€ iniziate a poter aspirare ai clienti un po’ più premium.

Cliccate sull’immagine per scaricare la versione stampabile che può essere usata per uva e ciliegie.

· 19 agosto 2015