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Etichetta nutrizionale, perché no?

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Sulle confezioni di ortofrutta fresca non ho mai visto un’etichetta nutrizionale. Perché no?

Nei casi più virtuosi ci sono quelle per lo smaltimento differenziato degli imballaggi: ma questo mi sembra più un caso di “excusatio non petita accusatio manifesta”, cioè sembra che il produttore si voglia giustificare a priori nei confronti del consumatore che, come sappiamo, è sempre molto polemico con gli imballaggi usati in ortofrutta (quantomeno non al pari di altri prodotti alimentari).

Se l’etichetta per lo smaltimento differenziato richiama quindi un po’ una posizione sulla difensiva, perchè il nostro settore non passa all’attacco brandendo l’etichetta nutrizionale? Purtroppo i produttori di frutta e verdura si sono adagiati sul dettato del Regolamento UE n. 1169/2011 che non ne prevede l’obbligo. Non è obbligatorio, quindi non lo facciamo.

In realtà, più che un mancato obbligo sembra un’occasione perduta.

Infatti chi può fare di meglio dell’ortofrutta in termini di calorie e valori nutrizionali? Nessun altro alimento può vantare un così unanime consenso sulle sue qualità nutrizionali come l’ortofrutta. Ma nessuno ne parla, nessuno lo comunica ai consumatori, nessuno ne fa un vanto o una bandiera. Potrebbe essere un fortissimo elemento di differenziazione e aiutare il consumatore a fare la scelta giusta, in un modo più completo che non il famigerato Nutriscore, per il momento accantonato ma che incombe all’orizzonte.

L’etichetta nutrizionale stupirebbe il consumatore: chi sa infatti che una pesca ha 30 Kcal per 100g contro le 450 Kcal per 100g di un normale biscotto da colazione! O che tre clementine coprono il fabbisogno quotidiano di vitamina C?

Ognuna di queste voci in bella vista su un’etichetta nutrizionale evidenzierebbe il primato dell’ortofrutta e del suo valore per la nostra salutegrassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale, valore energetico. grassi, di cui acidi grassi saturi, monoinsaturi, polinsaturi, carboidrati, di cui, zuccheri, polioli, amido, fibre, proteine, sale, vitamine e sali minerali, valori di energia. 

Vediamo chi sarà il primo brand ad approfittare di questa opportunità!

Foto: freepik

 

 

 

 

 

· 12 dicembre 2022