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Grazie Luisa e auguri: domani è un giorno nuovo!

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Nel 1974 sono successe molte cose. Anche di belle e curiose: tra queste ultime anche la vendita del primissimo PC di successo: l’Altair 8800. A vederlo oggi, viene da sorridere. Il successo non fu immediato ovviamente (mancavano tastiera e video!), ma poco dopo un certo Bill Gates lesse la sua recensione su una rivista, chiamò l’azienda in questione perché gli era venuta in mente una certa idea e…ma questa è un’altra storia.

Quell’anno, NCX Drahorad non era ancora nata, ma la sua antesignana sì: si chiamava Comunexport. Di PC, ovviamente, neanche l’ombra, ma telefoni (a ruota, prenotando prima le telefonate con l’estero) ne avevamo. Ci servivano per vendere frutta e verdura in tutto il mondo. Nel 1974 ad assistere Rolando Drahorad nel lavoro che facciamo tuttora, era appena arrivata anche Luisa Muratori. Vignolese doc, di vendita non ne sapeva molto, ma nella frutta ci era nata. «Sono figlia di un coltivatore diretto delle basse di Vignola! Ciliegie, pere, mele e altra frutta locale erano di casa. Ho anche lavorato in campagna ai tempi, “a far su”, come si dice dalle nostre parti».

Prima segretaria e centralinista, poi, piano piano, vera e propria venditrice. «Rosicchia di qui, rosicchia di là, ho imparato imitando gli altri, Rolando in primis. Anche per le lingue, francese e inglese, che avevo imparato alle superiori, fu la pratica che me le rese più familiari». In oltre 40 anni è cambiato tutto: sia nel nostro ufficio (ora i PC non mancano e si fa prima a parlare con l’estero via Skype che con Sassuolo col telefono) che nel nostro piccolo grande mondo dell’ortofrutta. «Difficile elencare tutti i cambiamenti che ho visto. È cambiata la richiesta dei prodotti, sono cambiati i clienti e le modalità di vendita. Soprattutto, c’è più competizione. Se penso a quanto valeva ai tempi la Spagna e al ruolo che invece ha oggi!».

Ma perché, vi starete chiedendo, questo amarcord? Beh, si dà il caso che Luisa il primo maggio 2015 vada in pensione! Più di 40 anni sempre con noi e, dobbiamo ammetterlo, siamo un po’ tutti emozionati. «Cosa mi mancherà? I colleghi e il rapporto familiare che si respira qui.» Rimpianti? «No, mi sento molto fortunata. Ho avuto una grande opportunità, che non sono sicura sia così facile da trovare per i più giovani oggi. Ho imparato un lavoro facendolo, tutti i giorni. Forse, a pensarci bene, avrei potuto viaggiare di più… per incontrare clienti e fornitori. Ma ho preferito, anche per esigenze familiari, rimanere in ufficio, ma sempre disponibile». Insomma, da domani Luisa di tempo per viaggiare, dedicarsi alla famiglia e agli affetti, ne avrà certamente a disposizione. E mancherà tanto anche a noi!

· 29 aprile 2015